Riforma IVA per venditori su piattaforme online

Il 1° gennaio 2019 è entrata in vigore in Germania una riforma della legge IVA Umsatzsteuergesetz per contrastare l’evasione fiscale generata dalle vendite online. Negli scorsi anni i controlli da parte delle autorità fiscali tedesche in materia di IVA sono diventati più mirati e frequenti. Questa modifica della normativa è indirizzata in particolare ai venditori non aventi sede in Germania, che operano su piattaforme online, tra cui Amazon, Groupon, Zalando, Decathlon e Ebay.


Ad ottobre 2019 è stato introdotto l'obbligo per le persone naturali o giuridiche con sede in Italia o in altri Paesi UE di presentare al gestore del marketplace un certificato che attesta la registrazione fiscale in Germania (“Bescheinigung über die Erfassung als Steuerpflichtiger”).

Successivamente il certificato è stato eliminato, rimane tuttavia l'obbligo del marketplace di verificare che i venditori siano registrati e si occupino correttamente degli adempimenti fiscali. I gestori sono teuti ad un controllo rigoroso, dal momento che, in base alla riforma, sarebbero loro stessi responsabili per l’IVA non versata dai loro partner che eseguono ordini B2B (business-to-business) o B2C (business-to-customer) da o verso la Germania.

Gli obblighi da verificare sono stati progressivamente estesi anche ad altre normative applicabili, ad esempio normativa sugli imballaggi, normativa per prodotti elettrici, elettronici e contenenti batterie. Anche in questi casi i venditori dovranno dimostrare l'avvenuta registrazione presso gli operatori competenti in Germania.

Riforma IVA per venditori su piattaforme online

È necessario dunque affidarsi ad un consulente locale per predisporre la registrazione fiscale. La pratica deve essere avviata presso l’Agenzia delle Entrate competente in Germania e richiede 4-6 settimane.
Tramite la procedura di registrazione si richiede il rilascio di un codice fiscale tedesco Steuernummer ed eventualmente di una partita IVA tedesca per transazioni intracomunitarie UmsatzsteuerID.
La procedura comporta determinati obblighi in Germania, quali trasmissione online di una dichiarazione IVA mensile / trimestrale, deposito di una dichiarazione IVA annuale ed eventualmente di dichiarazioni analoghe all’Intrastat.
Le transazioni da fatturare e dichiarare in Germania utilizzando la partita IVA tedesca sono principalmente quelle in cui si vende o acquista la merce sul territorio tedesco, ad esempio in caso di acquisto presso un fornitore locale e vendita al cliente tedesco oppure in caso di vendita al cliente di merce che si trovi già in Germania al momento dell’ordine. Per queste transazioni la società potrà ricevere il rimborso dell’IVA sugli acquisti o dovrà versare l’IVA sulle vendite. Anche per le transazioni esenti IVA in cui si utilizza la partita IVA tedesca vige l’obbligo di dichiarazione, nonostante non vi sia IVA da versare.

La registrazione e l’adempimento ai relativi obblighi fiscali non comportano la necessità di tenere una contabilità o di aprire un conto corrente in Germania. È sufficiente collaborare con un consulente che si occupi del controllo della documentazione, verificando ad esempio che le fatture siano emesse in modo corretto rispetto ai parametri tedeschi, e presenti periodicamente le dichiarazioni in Germania.
L’Altea GmbH vi  assiste sia nella pratica di registrazione sia nell’elaborazione delle dichiarazioni riducendo al minimo gli oneri per il vostro reparto contabilità e avvalendosi, laddove necessario, dell’esperienza dello studio legale Altea Lex nel dialogo con le autorità fiscali e nella valutazione di transazioni complesse, ad esempio triangolazioni ed operazioni a catena.

Se state invece valutando se realizzare un online shop vostro oppure collaborare con un marketplace, abbiamo riassunto per voi le informazioni sui pro e contro nonché sugli aspetti tecnici, logistici, commerciali e legali di entrambe le strategie in una nostra presentazione interattiva.