Registrazione IVA per chi opera tramite marketplace

L'obbligo di registrazione IVA per chi opera tramite marketplace dipende da fattori specifici legati al prodotto, alla logistica, al cliente e alla modalità di vendita.

I casi che possono richiedere una registrazione fiscale in Germania sono diversi e le informazioni reperibili direttamente tramite i portali di vendita non sempre chiare.

Dal momento che gli obblighi fiscali ricadono sul venditore e raramente sul marketplace, riportiamo qui di seguito le informazioni utili sulla relativa gestione fiscale per aziende italiane attive in Germania.

In caso di apertura di una posizione IVA in Germania, per le transazioni da dichiarare vale la normativa tedesca di fatturazione, tuttavia non è necessario tenere una contabilità separata.



1. Vendita online dall’Italia a clienti privati (B2C)

Dal punto di vista fiscale l’operazione di vendita online con spedizione dall’Italia al momento dell’ordine da parte del cliente tedesco privato rappresenta una vendita a distanza. La vendità è soggetta a tassazione nel paese di partenza a meno che non venga superata la relativa soglia annuale delle vendite pari a 10.000€ netti cumulativi verso i Paesi UE. Dalla prima transazione al di sopra della soglia Vi è obbligo di registrazione e di applicare IVA tedesca da versare tramite dichiarazioni IVA periodiche oppure di dichiarazione e versamento IVA tramite sistema OSS. Non vengono conteggiate ai fini del superamento della soglia le vendite ad aziende con partita IVA né le vendite con ritiro in Italia. Per ulteriori informazioni rimandiamo alla nostra pagina dedicata.

 

 

 

 

2. Vendita tramite marketplace con servizio di logistica locale (es. Fulfillment Amazon, Zalando o decathlon)

Numerosi portali online, ad esempio Amazon, Zalando o Decathlon offrono un servizio di stoccaggio, logistica e spedizione per i propri venditori. In tal caso la merce viene trasferita prima dell’ordine in un magazzino in Germania, motivo per cui le operazioni sono imponibili in Germania a prescindere dal raggiungimento della soglia delle vendite a distanza.

Eventualmente i programmi di fulfilment possono ricorrere a magazzini in vari Paesi: la merce in questa fase è ancora di proprietà del venditore anche se il trasferimento avviene (autonomamente) tramite il servizio di logistica. La conseguenza è un obbligo di registrazione fiscale in tutti i Paesi a cui il servizio si appoggia per lo stoccaggio.

Per verificare che i venditori assolvano agli obblighi fiscali derivanti dall’utilizzo di tali programmi, è stato introdotto l'obbligo da parte dei marketplace di collaborare con le autorità fiscali. I marketplace hanno dunque un onere di controllo e sono tenuti a fornire al fisco le informazioni in merito al fatturato dei venditori.

In caso di utilizzo di un programma di fulfillment con logistica in Germania, la posizione IVA tedesca dovrà essere utilizzata per la dichiarazione di:

  • trasferimento intracomunitario dall'Italia al magazzino tedesco

  • vendite dal magazzino tedesco a clienti tedeschi (privati o aziende)

  • vendite OSS partite dal magazzino tedesco (da dichiarare a fini formali come non imponibili in Germania)

  • eventuale gestione di resi spediti in Italia

Registrazione IVA per chi opera tramite marketplace

Fra i contratti che consentono di evitare registrazioni ai fini IVA in altri Paesi UE vi sono i cosiddetti contratti vendor, in cui il venditore cede e fattura la merce direttamente al marketplace e gli adempimenti fiscali successivi alla consegna sono a carico del portale stesso in qualità di rivenditore.

 
Cosa significa aprire una posizione IVA in Germania e quali costi comporta?

Le società riflettono sull’apertura della posizione IVA presso il fisco tedesco sia per favorire un rapporto di fiducia con clienti/partner locali, sia per avere un vantaggio competitivo nei confronti di clienti privati per l’applicazione di un’aliquota più bassa. Fermo restando che l’applicazione dell’IVA dipende dalle modalità di fornitura delle merci, vi è infatti anche la possibilità di rinunciare volontariamente ad esempio all’applicazione della soglia per le vendite a distanza.

Per fare questo tipo di valutazione è utile sapere quali adempimenti e quali costi comporta la gestione della posizione IVA a seguito dell’apertura. Riportiamo qui di seguito dunque un riepilogo dei possibili obblighi e un’indicazione orientativa dei costi:

  • Dichiarazioni IVA con cadenza mensile/ trimestrale;
  • Dichiarazione Intrastat acquisti (solo al superamento della soglia corrispondente);
  • Dichiarazione Intrastat vendite (se si emettono fatture esenti IVA con partita IVA tedesca);
  • Eventuale dichiarazione accisa;
  • Dichiarazione IVA annuale;

I costi annui indicativi si attestano tra i 1.500€ e i 3.000€ in base alla complessità e al volume delle operazioni e alle dichiarazioni da presentare fra quelle indicate.

La posizione IVA puó essere utilizzata per la vendita indipendentemente dal canale di vendita tramite marketplace e per la detrazione di IVA su eventuali costi sostenuti (trasferte, fiere, magazzino e servizi).