Il consignment stock in Germania

Il consignment stock in Germania è molto diffuso, ad esempio per società italiane che operano nel settore automotive; analizziamo nel dettaglio cosa comporta a livello contrattuale e fiscale.

La consegna con consignment stock (ossia in conto deposito) è un processo di vendita e gestione della merce che si riferisce ad esempio a:

  • consegna di merce dall’Italia presso un magazzino situato in Germania e di proprietà del venditore italiano;
  • consegna di merce dall’Italia presso un magazzino affittato dal venditore italiano ma di proprietà del cliente tedesco.

Il vantaggio è di poter vendere i propri prodotti all’estero senza dovervi creare una propria struttura. La merce resterà, inoltre, di proprietà del venditore italiano fino a che non verrà prelevata dal magazzino.

Dal punto di vista fiscale questa operazione di consignment stock in Germania richiederebbe:

  • l’apertura di una partita IVA tedesca per la quale rimandiamo alla nostra pagina dedicata;
  • la presentazione delle relative dichiarazioni IVA;
  • una fattura esente IVA emessa dall’azienda italiana (quale venditore/fornitore) a sé stessa (quale ricevente della merce) con partita IVA tedesca. Quest’operazione giustifica il passaggio della merce dall’Italia alla Germania;
  • una fattura con IVA tedesca (19%) emessa dall’azienda italiana con partita IVA tedesca al cliente finale tedesco per lo spostamento della merce in Germania.
Semplificazione della fatturazione

A partire dal 1° gennaio 2020 la procedura per questo tipo di operazioni di consignment stock in Germania può essere semplificata a condizione che:

  • i dati completi dell’acquirente siano noti al momento dell’inizio del trasporto da Italia a Germania
  • il venditore non abbia alcuna sede nel paese di destinazione
  • vi sia un accordo tra i due per la fornitura di merce in questione
  • la merce venga prelevata dal magazzino entro 12 mesi dalla fine del trasporto.

In tal caso, dunque, la fornitura deve essere fatturata come una cessione intracomunitaria dall’Italia alla Germania e la società italiana non deve aprire una partita IVA tedesca.

Dal punto di vista fiscale tale operazione richiede solamente:

  • una fattura esente IVA della società italiana al cliente tedesco;
  • relative dichiarazioni Intrastat.

Questo procedimento non potrà, invece, essere applicato qualora vi sia soltanto un probabile acquirente della merce al momento della consegna in Germania, per esempio se il cliente potrà scegliere di restituire i beni senza quindi effettuare l’ordine.

Le informazioni per operare in Germania in regime di consignment stock sono riassunte nel nostro video informativo.

Il consignment stock in Germania